Amputazioni illegali in 44 cani di razza. Il Tribunale di Brescia ha emesso la sentenza di condanna, con rito abbreviato, a carico di due imputati.
Un veterinario dell’Asl di Brescia, già coinvolto nel caso Italcarni, è stato condannato dal Tribunale di Brescia a una multa di 200 euro per omessa denuncia.
La moglie di un altro veterinario (che ha già patteggiato 9 mesi di pena) dovrà versare 2.400 euro per tentato maltrattamento di animali.
Il titolare dell’allevamento di cani ha scelto invece il rito ordinario e per lui il processo comincerà a marzo,
I fatti risalgono a febbraio 2015 quando la Guardia di Finanza, a seguito di un controllo in un allevamento abusivo di Isorella (Brescia), pose sotto sequestro 40 pastori dell’Asia Centrale che avevano la coda e/o entrambe le orecchie tagliate. Il Veterinario della ASL, in qualità di pubblico ufficiale, avrebbe omesso di denunciare all’Autorità Giudiziaria ed alla ASL di Brescia di aver riscontrato la mutilazione di coda e orecchie, l’assenza delle vaccinazioni sui passaporti e la presenza su alcuni cani di doppio microchip (il secondo di origine romena).
Assieme al veterinario erano finiti sotto accusa anche l’allevatore, ancora in fase di giudizio, un medico veterinario libero professionista, che ha già patteggiato la pena di nove mesi di reclusione, e sua moglie,accusata di assisterlo negli interventi. Dei fatti si occupò anche la trasmissione Striscia la notizia che denunciò un episodio in cui il medico veterinario libero professionista e la moglie redassero un falso certificato medico per giustificare un intervento di taglio delle orecchie su un cane dobermann, poi non eseguito per la rinuncia da parte della proprietaria dell’animale.
Le amputazioni della coda e delle orecchie sono vietate dalla Legge se non praticate da un Medico Veterinario per finalità terapeutiche. Nei cani, limitatamente alla caudotomia, l’intervento chirurgico può essere eccezionalmente ammesso in alcune razze canine individuate dal Consiglio Superiore di Sanità.
Fonte Anmvi Informazione veterinaria online
Amputazioni illegali : Cosa dice la legge
Il Disegno di Legge del Governo prevede infatti il sanzionamento di chi sottopone e di chi effettua tagli di code, orecchie, asportazione di unghie o denti per cani e gatti effettuati a scopi non terapeutici.
È il Sottosegretario Francesca Martini a precisarlo: ”Anche il taglio della coda, delle orecchie, e altre mutilazioni non motivate da esigenze terapeutiche, sono diventati reati penali, attraverso la modifica dell’art. 544-ter del Codice Penale».
Rappresentano, cioè, maltrattamento e come tali sono puniti con le pene previste dal nuovo articolo 544- ter.
Di conseguenza anche l’articolo seguente, l’art. 544-ter (Maltrattamento di animali) ne risulta modificato: “Chiunque, senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro”.
Assistere, partecipare o venire a conoscenza di tale pratica rende i soggetti automaticamente complici di reato e quindi perseguibili penalmente.
La denuncia o la segnalazione per maltrattamento animali può avvenire anche sotto forma di totale anonimato presso le forze dell’ordine, la guardia forestale oppure le organizzazioni volontarie di protezione animali come ad esempio l’ENPA o l’ANPANA; ma è obbligo morale, prima di tutto, denunciare la crudeltà sugli animali.