Osteopatia veterinaria e campi di azione

L’osteopatia è una tecnica olistica e come tale vede l’individuo nella sua globalità  il principio è quello dell’unità del corpo. Ossa, muscoli, sistema circolatorio sono in relazione dinamica ed insieme mantengono il corpo in armonia. Ciò che guida l’osteopata è la ricerca dell’integrità delle strutture   La struttura, infatti, governa la funzione, ma cosa intendiamo per struttura? 

La struttura è il telaio del corpo, l’insieme di ossa, muscoli, articolazioni. Se lo scheletro, e in particolare la colonna vertebrale, è in disequilibrio le funzioni organiche ad essa connesse, possono essere perturbate. Still (padre dell’osteopatia), suppose che lo spostamento anche minimo delle apofisi articolari comprometterebbe la funzione di un nervo e di conseguenza le funzioni ad esso legate.

Come facciamo quindi la diagnosi in osteopatia ?

Pur riconoscendo il valore di un protocollo d’intervento per ciascuna patologia, basiamo la diagnosi tenendo presente l’unicità psico-fisica del paziente, le interazioni e le connessioni con le altre strutture adiacenti all’area del sintomo. Per cui il quadro sintomatico acquisirà un’importanza secondaria. Cosi  ad es. nelle patologie del ginocchio potremo andare a trattare il rachide lombare, in quanto spesso associate ad un blocco L3. Oppure nelle patologie del bacino potremmo agire sul rachide lombare, sulla vescica o solo sul cranio ( Cranio sacrale )

La diagnosi, quindi,  oltre che dall’anamnesi e dall’osservazione , avviene attraverso particolari abilità e specifiche tecniche osteopatiche dove è possibile “sentire” quell’impercettibile movimento ritmico che è presente in tutti i tessuti del corpo e che è definito movimento involontario. ( Movimento Respiratorio Primario ). In questa maniera ascoltiamo il movimento delle ossa craniche delle membrane meningee  dei fluidi corporali.

La lesione Osteopatica è presente nel momento in cui gli elementi di una struttura cominciano a muoversi in maniera inadeguata.

Le manipolazioni permettono di normalizzare il Movimento Respiratorio Primario di quel distretto.

Le manipolazioni possono essere strutturali, viscerali o fasciali. In ogni caso sono tecniche indolori.

Non possiamo costringere i nostri pazienti ad effettuare un gesto che non vuole compiere. L’obiettivo in Osteopatia sarà di ripristinare la mobilità o la motilità la dove siano state compromesse, migliorare l’apporto sanguigno venoso e linfatico per ottimizzare l’ossigenazione e il nutrimento cellulare, normalizzare e ottimizzare le interazioni tra i diversi apparati corporei.

“Quando tutte le parti del corpo sono in ordine, siamo in salute. Quando non lo sono, siamo in malattia”.