Agopuntura veterinaria

Gilda La Bruna/ Gennaio 21, 2023/ Agopuntura

Sembra incredibile, per noi occidentali, come un ago inflitto in un determinato punto del corpo possa poter “guarire”. L’agopuntura nasce come metodo terapeutico umano, ma, nel corso del tempo è stata utilizzata anche sugli animali e nella stessa misura essa è in grado di curare tutte le malattie. Negli animali è possibile applicare l’agopuntura in tutte le patologie, personalmente ho approfondito lo studio in alcune di queste.

Patologie ossee, nella terapia del dolore

– displasia del gomito, del ginocchio.

– displasia dell’anca.

– lussazione mediale della rotula tipiche patologie delle razze toy.

– Per accelerare la guarigione delle fratture.

Nelle patologie cutanee:

come il granuloma eosinofilico del gatto.

Negli Eritemi cutanei in gatti FIV positivi.

La terapia con gli aghi ha portato alla guarigione delle lesioni cutanee

In tutti i gatti FIV positivi da me trattati, le lesioni cutanee sono scomparse e in alcuni soggetti a distanza di cinque anni non sono mai ricomparse, per altri è stato necessario effettuare un trattamento all’anno.

Tutti hanno migliorato lo stato generale nonostante la positività del titolo anticorpale.

Ho utilizzato l’agopuntura come trattamento farmacologico nelle

– allergie

– calcolosi del gatto (FUS)

– infertilità del cane ecc.

E’ mia consuetudine associare sempre all’agopuntura una terapia dietetica basata su alimenti freschi consigliati secondo un equilibrio Yin e Yang e prescritta essenzialmente in base alla specie, alla razza e alla patologia trattata. Non ho la presunzione di asserire di risolvere patologie tanto

gravose, ma posso dire di aver dato giovamento a molti animali senza utilizzare trattamenti farmacologici invasivi.

L’agopuntura come l’omeopatia è in grado di poter guarire perché rivolta non alla patologia, ma all’individuo.

I trattamenti agopunturali, infatti, sono prescritti in base a specifici sintomi che sono mentali e generali del soggetto in analisi. La medicina olistica rafforza l’individuo riequilibrandolo e ripristinando le proprie difese, restituisce al malato la propria dignità e forza.

La mia non vuole essere solo un’alternativa ma anche una strada da unire a quella allopatica, 

Caso clinico Pastore Tedesco anni 8

Grave spondilartrosi a ponte il cane presentava paraplegia posteriore con iperestesia, ritenzione di urine e feci.

Eliminato il dolore si è ottenuto miglioramento della motilità e delle funzioni organiche.

In questo caso si rende necessario ripetere le sedute a seconda dei casi, due tre volte all’anno.

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